Nel contesto lavorativo il colore è in grado di regolare l’umore delle persone che vi operano. Tutte le aziende che hanno effettuato interventi di miglioramento della qualità ambientale interna, tra cui il cambio di colorazione, hanno avuto notevoli riscontri positivi in termini di aumento della produttività e della qualità operativa, calo dell’assenteismo e delle richieste di trasferimento.
Banditi per questo motivo uffici totalmente bianchi, un colore certamente luminoso ma che, utilizzato a scatola per grandi superfici, risulta percettivamente freddo, affatica la vista, e ha potere destabilizzante provocando insicurezza psicologica.
È quindi consigliabile, ove strettamente necessario, l’utilizzo di tinte acromatiche solo se tonalizzate e come sfondi per la sovrapposizione di colori più saturi e altri complementi colorati, altrimenti è preferibile l’uso di tinte calde di maggiore comfort ambientale.
Condividi su